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Job Rotation: cos’è e quali sono i vantaggi

Job Rotation: cos’è e quali sono i vantaggi



Per Job Rotation si intende il cambio di mansione o di ruolo di un dipendente all’interno della stessa azienda.

Oggi, nel mondo del lavoro, rimanere stabili in un unico ruolo con gli stessi compiti per un lungo periodo è ritenuto ormai un concetto superato; si è palesata l’esigenza di una visione più dinamica e flessibile. 

La Job Rotation permette di avere dipendenti in grado di conoscere tutte le diverse posizioni che concorrono nel processo produttivo aziendale; una visione globale che favorisce l’azienda e i singoli membri, in un’ottica di collaborazione, valutando insieme vantaggi e svantaggi dei singoli reparti.

La partecipazione dovrà essere su base volontaria e va tenuto conto dei punti di forza e delle aree di miglioramento di ogni singola risorsa che verrà spostata. 

I vantaggi della Job Rotation

I vantaggi della Job Rotation si verificheranno sia a breve che a lungo termine. Andiamo ad analizzarli nel dettaglio.

Individuazione delle criticità

Sia nella nuova area di riferimento, sia in quella precedente. I dipendenti che lavorano da parecchio tempo nello stesso reparto difficilmente notano situazioni critiche, che invece saltano all’occhio di chi vive la situazione dall’esterno. Inoltre è importante verificare quanto pesa l’assenza della figura collocata nel nuovo ufficio.

Aumento competenze

La Job Rotation permette di mettersi alla prova in una nuova attività, facendo emergere nuove competenze sia hard che soft, le quali andranno a completare il profilo professionale che uscirà sicuramente arricchito personalmente e professionalmente.

Maggiori stimoli

Con la Job Rotation si presenta la necessità di nuovi input, soprattutto per quanto riguarda la fascia media, cioè quella tipologia di giovani impiegati da 5/6 anni. Questa categoria ha fortemente bisogno di sentirsi attiva e motivata. La Job Rotation permette di mettersi in gioco in attività e contesti nuovi, con lo scopo di sconfiggere la fissità e quindi la perdita di interesse.

Riduzione dei costi

Grazie a questa tecnica si ridurranno alcuni fenomeni che hanno una forte incidenza sui costi aziendali, come ad esempio il turnover, dovuto nella maggior parte dei casi  all’assenza di nuovi stimoli; oppure l’assenteismo, il quale spesso è legato alla mancanza di motivazione. Inoltre, anche le spese sostenute per la formazione subiscono un taglio netto, non perché ritenute non più necessarie, ma perché la formazione avverrà direttamente sul campo, a carico del nuovo ufficio di competenza (ovviamente il discorso è differente per i nuovi assunti, dove la formazione rimane un costo fondamentale).

Il ruolo delle risorse umane

L’unico rischio a cui veramente si va incontro è l’ostilità nei confronti del cambiamento: con figure professionali statiche, stabili nello stesso ufficio e nello stesso ruolo da diversi anni diventa complicato. I dirigenti dovrebbero dare il buon esempio ed essere loro i primi e più preparati ad affrontare il cambiamento.

Acquista un’importanza fondamentale la presenza di un solido ufficio risorse umane, che sia in grado di gestire il delicato compito di calendarizzare il lavoro a rotazione tra tutti i collaboratori, affiancando la dirigenza nella gestione delle modalità e delle tempistiche.

In conclusione, il lavoro a rotazione aiuta a migliorare l’efficienza aziendale favorendo al tempo stesso lo sviluppo delle risorse, in un’ottica di crescita individuale e collettiva.


Emanuela Calisi

HR Recruiter 

 

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