Provarci sempre arrendersi mai!
Come allenare la resilienza durante la ricerca di lavoro
Prima di entrare a far parte della squadra di Place&People Hub anche io sono stata una candidata.
Ho sempre immaginato la ricerca di lavoro come una delle tappe di un percorso, di una strada.
Come in ogni percorso che si rispetti è necessario definire un piano d’azione: dove si vuole arrivare, in che tempi e delineare almeno a grandi linee le modalità. Per definire in un secondo momento, in maniera più chiara le modalità con cui affrontare ciascuna tappa, è fondamentale fare delle scelte tra diverse alternative.
Alla base di ogni mia scelta, per esempio, c’è stata una vision che mi ha fatto da guida e che ho maturato nel corso del tempo: voler diventare una professionista delle risorse umane! Perché è così importante avere una vision? Perché senza capire dove si vuole arrivare è estremamente difficile delineare il proprio percorso di carriera.
La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.
Carl Gustav Jung.
Questa, dunque, è la prima tappa del percorso.
Attenzione, ti avverto, non sarà una strada senza ostacoli e la tua resilienza verrà messa a dura prova!
La seconda tappa è quella della definizione delle tempistiche per raggiungere l’obiettivo, ognuno ha il suo tempo e prima o poi con costanza e resilienza, potrà farcela.
In ultimo è necessario rispondere alla domanda “in che modo?”.
Ecco, da HR Recruiter Specialist, ti posso fornire qualche suggerimento sulle modalità operative per raggiungere il tuo obiettivo di carriera ed allenare allo stesso tempo la tua resilienza durante la ricerca attiva di lavoro.
Consigli utili per allenare la resilienza durante la ricerca attiva di lavoro
Che caratteristiche ha la persona resiliente?
“Un soggetto resiliente non cerca di nascondere le difficoltà; al contrario, è colui che riesce ad andare avanti, con una forza rinnovata, con una più approfondita e consapevole conoscenza di sé. In poche parole, chi è resiliente riesce a trasformare l’evento negativo in uno spunto di crescita, acquisendo competenze utili per migliorare la propria qualità di vita”.
Penserai che è facile essere resilienti a parole ma difficile esserlo nella pratica.
Da soli davanti al pc, a migliaia di offerte di lavoro in cui cercano persone “con esperienza pregressa nella mansione”, tantissimi candidati che diventano subito competitors, pochi strumenti per capire cosa intendano i recruiter quando parlano di “candidato ideale”, feedback di colloqui che non arrivano mai. Insomma un mare magnum di situazioni che rendono complesso essere resilienti!
Ti suggerisco alcuni spunti da prendere in considerazione per passare concretamente dal dire al fare!
1 – Adotta una visione positiva!
Ricorda che non sei la sola persona che cerca lavoro e che ha difficoltà a trovarlo. Il mood “sono io che sono sbagliato, capitano tutte a me, non è giusto!” è il modo migliore per fallire. Adottare un atteggiamento vittimistico e pessimistico è controproducente, non porta da nessuna parte.
Conoscete la Profezia che si autoadempie? Questo concetto fu introdotto in sociologia da Robert K. Merton nel 1948 in Teoria e struttura sociale. Merton si ispirò al Teorema di Thomas secondo il quale “se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”. Un esempio che Merton portò avanti in supporto alla sua teoria fu quello di un gruppo di risparmiatori i quali, temendo un crollo finanziario di una banca, ritirarono il loro denaro e contribuirono di fatto al fallimento di quest’ultima che fino ad allora godeva di “buona salute”.
Questo riferimento per dire che se invece si adotta una prospettiva positiva, le situazioni negative che viviamo possono avere un risvolto diverso perché i nostri pensieri influiscono sulle nostre azioni. Ci si può allenare ad avere una mentalità positiva, agendo ad esempio sulle abitudini. In che modo? Trovando la positività anche quando è difficile scorgerla, contribuendo a creare un buon ambiente circostante, vivendo la vita “un passo alla volta” senza fretta ed infine concentrandosi e respirando quando ci si sente nella morsa dell’ansia e della negatività. È uno stile di vita che va coltivato day by day.
Applicando quanto detto ai colloqui di lavoro, i selezionatori danno peso e valore all’atteggiamento del candidato/a che hanno di fronte. Mostrare positività e determinazione sono possibili armi vincenti da sfoderare per cercare di convincerli a scegliere proprio voi!
2 –Agisci per obiettivi!
Come anticipato, è importante procedere per gradi, senza fretta, pensando e progettando ogni passo per ottenere quello che si desidera. Agire per obiettivi nella ricerca di lavoro, aiuta a non essere precipitosi ad esempio nel mandare una candidatura. Quest’ultima deve essere mirata. Prendiamo per esempio il caso di un’azienda X che sta ricercando un grafico creativo con esperienza nel settore ed immagina di volerti candidare ma non hai avuto modo di fare pratica e non hai un tuo portfolio, forse è meglio aspettare ad inviare la candidatura. È necessario come primo step cercare offerte di lavoro in stage per esempio, proprio con lo scopo di fare esperienza; una volta maturata, potrai creare il tuo portfolio e puntare anche ad offerte di lavoro che richiedono una maggiore seniority.
Ogni percorso di carriera ha degli step e se affrontati in maniera oculata, consentono di evitare ansia, amarezza e scoraggiamento. Ci saranno delle porte che ti verranno chiuse ma non demordere, guarda avanti al tuo obiettivo e non arrenderti! La resilienza va maturata con il tempo. Imprenditori noti come Starbucks non hanno ottenuto tutto e subito ma poco per volta, cadendo e rialzandosi dopo ogni sconfitta.
3 – Parola d’ordine: formazione!
Il rapporto tra resilienza e formazione può essere vissuto in diversi modi.
Come prima cosa durante il periodo di apparente inattività in cui cerchi lavoro, non restare fermo ed impiega il tuo tempo in attività formative nel settore professionale di tuo interesse. Ci sono tantissime modalità attraverso le quali poter accedere ad opportunità formative, che possono essere vissute da remoto o in presenza e individualmente o in gruppo. Ogni modalità ha sicuramente il suo valore aggiunto ma la formazione in presenza con più partecipanti presenta degli ulteriori vantaggi nel caso di chi sta cercando attivamente lavoro: permette di creare una rete di relazioni dal vivo con persone che hanno le stesse appassioni.
Ti sentirai un po’ meno solo, avrai la possibilità di dialogo diretto ed immediato e condivisione di idee, utili per la tua crescita personale e professionale. Avrai l’occasione di sentirti parte di un gruppo guidato da formatori esperti e questo farà da leva per impegnarti sempre di più nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, rinforzando la tua resilienza. Ci sono tantissimi corsi di formazione professionalizzanti come quelli promossi dalla Regione Lazio, ad esempio, che collabora con diverse agenzie di formazione per erogarli gratuitamente a favore dei disoccupati. Molti dei corsi coniugano la parte teorica a quella pratica di tirocinio, rilasciando un attestato di qualifica professionale. Insomma, ce ne sono per tutti i gusti!
La formazione è importante anche perché facilita l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze. Una persona preparata e competente tenderà ad essere più sicura nell’affrontare “la sfida” con gli altri candidati alla stessa posizione di lavoro. Forte di sapere andrà avanti nel suo percorso con tenacia e determinazione.
4 – Sfrutta al massimo i digital tools!
Perché la resilienza di chi cerca lavoro ha a che fare con i digital tools? Scopriamolo insieme!
Immagina una situazione tipo: hai bene in mente la tua vision, dove vuoi arrivare e cosa vuoi ottenere ma non sai bene come fare il primo passo per iniziare il percorso verso la realizzazione del tuo sogno. Che fare? Affidati a chi è del mestiere! Se sei un’aspirante HR, per esempio, potresti sfruttare le potenzialità di Linkedin.
Linkedin è un servizio web che facilita lo sviluppo di contatti professionali e saranno proprio questi ad aiutarti nella ricerca di lavoro e a muovere i primi passi in questo senso. Richiedi il collegamento agli influencer del settore, mi viene in mente Massimo Rosa head hunter ed HR Manager che pubblica spesso spunti ed articoli interessanti. Nella richiesta di collegamento è apprezzabile scrivere un breve messaggio di saluto, inserendo il motivo della richiesta. Una volta che quest’ultima verrà accettata, si potrà instaurare un dialogo fruttuoso.
Altrettanto utili su Linkedin sono i gruppi di discussione a cui si può far parte sempre tramite richiesta, per citarne alcuni: E-Recruitment Network, Compagnia del Buon Lavoro e Recruitment Professional. All’interno dei gruppi vengono condivisi articoli, news e video utili che ti permetteranno di arricchire le tue conoscenze e allo stesso tempo faciliteranno l’instaurarsi di contatti professionali altrettanto utili ed interessanti. La particolare forma di relazionalità che si vive anche tramite social, è funzionale per non sentirsi scoraggiati durante la ricerca di lavoro ed i primi passi verso la realizzazione del proprio percorso di carriera, in quanto confrontandoti con altre persone che vivono o hanno vissuto la stessa situazione ti potrai sentire più ingaggiato e supportato.
Stesso discorso vale per la partecipazione a forum e blog (es. HR & Recruitment Blogs). Una volta instaurati dei buoni contatti perché non approfondire la conoscenza tramite Skype o Zoom? Tramite questi canali ci si può mantenere in contatto con persone in tutto il mondo.
Il mondo digital è sicuramente interessante anche per inviare candidature tramite i video cv, modalità sempre più apprezzata da tantissime aziende! Per realizzare un video curriculum servono una webcam o uno smartphone per esempio ed un buon programma di montaggio video; inoltre bisogna assicurarsi di avere uno sfondo neutro alle spalle durante la ripresa ed evitare rumori di fondo. La durata deve essere sui due minuti ed in questo tempo è importante essere incisivi, chiari e professionali. Realizzare un buon video cv richiede ottime doti comunicative ed anche una certa dose di originalità, perché no! È un mezzo attraverso il quale presentarsi all’azienda in maniera creativa e per sentirsi parte attiva ed interattiva del processo di selezione, non un attore passivo in “attesa di giudizio”!
Ricordiamoci che la selezione è un processo che richiede il coinvolgimento attivo di ambo le parti, recruiter e candidato.
Fin qui l’esempio che ho avanzato è quello di un aspirante HR ma le funzionalità dei diversi digital tools possono essere sfruttate da diverse categorie di lavoratori perché la logica che ne è alla base è universale, tutti possono trarre vantaggio dall’aspetto relazionale, comunicativo e di condivisione dei social, per esempio, in modo tale da non sentirsi soli (e demotivati) nel viaggio verso il proprio sogno! Never be alone!
Conclusioni
Il percorso che si intraprende verso la ricerca del lavoro e la realizzazione dei propri obiettivi professionali è piena di ostacoli: competitors (altri candidati), scarsa ricerca di personale, demotivazione, mancanza di consapevolezza delle proprie attitudini e punti di forza ma anche la solitudine.
In soccorso arrivano quattro eroi che si chiamano: Pensiero Positivo, Azione per Obiettivi, Formazione e Digital Tools. Ognuno di loro ha un potere speciale che si rinforza alla luce di una nuova scoperta: non si è mai veramente soli durante la ricerca di lavoro! La resilienza che è dentro ciascuno viene allenata e rinforzata dal fatto che si possono condividere con l’Altro dubbi, perplessità, paura per il futuro, assenza di conoscenza ma anche passione, voglia di condivisione, amore per l’apprendimento, costruzione di vision condivise. La ricerca di lavoro, intesa come frutto di un processo di condivisione, diventa così un gioco di squadra.
Anche in questo caso …. PROVARCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI!
Michela Cremona
HR Recruiter Specialist