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Come (e perchè) ricominciare a settembre

Come (e perchè) ricominciare a settembre



“Settembre, tu mi hai lasciato con un messaggio”

cantava così Cesare Cremonini in Maggese. Il messaggio, probabilmente, era il seguente: “l’estate è finita, che si fa ora?”.

Sin dalla più tenera età, da quando abbiamo iniziato a frequentare i banchi di scuola, siamo stati abituati a ricominciare a Settembre, il mese dei bilanci e, soprattutto, dei nuovi inizi. Di fatto, per la maggior parte di noi, l’anno inizia a settembre, piuttosto che a gennaio.

Come mai ricominciare a Settembre?

Le ferie estive, spesso accompagnate da un clima di distensione e leggerezza, ci aiutano a evadere da una routine faticosa perché opprimente. Che sia un viaggio in Oriente o una settimana di trekking, il risultato è lo stesso: il livello di stress diminuisce, ci percepiamo pieni di energia viva, nel silenzio emergono bisogni e desideri che pensavamo sepolti sotto la valanga delle attività routinarie.

Quando il nostro animo è disteso, sulla nostra vita cala un cono luminoso: il bicchiere mezzo vuoto diventa improvvisamente mezzo pieno, siamo più propensi a fantasticare e sognare delle migliorie per la nostra vita in termini personali, sentimentali o professionali. Ci riscopriamo non completamente soddisfatti della nostra vita e positivamente incoraggiati a uscire dalla nostra comfort zone per rispondere a un’unica domanda: cosa posso fare per migliorare la mia vita?

Il cambiamento è ponderato e positivo soprattutto quando supportato da un atteggiamento determinato e “consapevole”: per questo motivo, lo stress e il burn out da lavoro non sono buoni consiglieri!

Qualche consiglio su come ricominciare a settembre, invece, ci sentiamo di dartelo noi…

  • Distingui stanchezza e insoddisfazione

    Fai deserto dentro di te e poniti delle domande, soprattutto se scomode: se i momenti di debolezza o stanchezza possono essere risolti apportando delle migliorie, non occorre sconvolgere la vostra vita con cambiamenti epocali, e, quindi, affrettati. Cerca di arrivare al nocciolo del problema con sincerità.

  • Obiettivi raggiungibili e verificabili

    Perché il cambiamento non diventi frustrante e sia vero ed efficace, occorre che i tuoi obiettivi siano innanzitutto raggiungibili: che senso avrebbe porti dei goal che, dentro di te, sai che sarebbe impossibile raggiungere?

    Questo non significa porre limiti ai propri sogni, ma solo sognare progettando!

    È inoltre importante porsi degli obiettivi verificabili affinché si possa rileggere il proprio percorso ed eventualmente correggere il tiro.

  • Non rimandare a domani quello che puoi fare a settembre

    Hai deciso quali cambiamenti apportare? Bene, do it!
    Il cambiamento è uno stato mentale, per cui siediti alla scrivania e, dopo averlo sognato, progetta il tuo futuro calendarizzando gli step!

  • Fatti del bene

    Non limitarti a progettare il tuo futuro in termini di realizzazione personale… Cura anche lo svago e il tempo libero! Progetta il prossimo viaggio, pensa a quali attività vorresti dedicarti in autunno, ogni tanto “calendarizza” anche un aperitivo con gli amici!

    E se dovessero assalirti dubbi e paure, ricorda: seppur difficile, il cambiamento è auspicabile e fisiologico, sintomo di una vita fervida e sana.


Marta Massimi

Talent Acquisition Manager

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