The Job Title dilemma
L’avvento del digital ha generato cambiamenti e introdotto novità per tutti, job title compresi.
Introduzione
Abbiamo già approfondito in passate pubblicazioni quanto il digital abbia cambiato la nostra vita, con tutti i pro e i contro del caso.
Di cosa intendiamo per “digital” ne abbiamo già parlato in questo articolo, sottolineando più volte come questo enorme fenomeno si sia abbattuto come uno tsunami su ognuno di noi.
Senza dilungarci troppo in merito in quanto non basterebbe un articolo, vogliamo concentrarci oggi su una problematica che il digital ha generato all’interno del mondo del lavoro, e che riguarda in particolare i il job title.
Il job title non è la job description
Il job title è semplicemente la nomenclatura specifica di ogni singola posizione lavorativa: esso infatti si differenzia dalla job description, in quanto in quest’ultima sono presenti sia il titolo professionale (job title) sia le relative caratteristiche, ovvero requisiti (hard e soft skills) e attività.
La criticità legata ai job title nasce dal fatto che nell’ultimo ventennio se ne contano a migliaia: infatti il digital ha portato sia alla nascita di nuove professionalità (influencer, youtuber ecc…), creando così posti di lavoro, sia contribuendo ad un costante aumento quantitativo dei job title.
Problema e conseguenze
La frammentazione ha portato ad una confusione riguardo i titoli professionali, dove, in diversi casi, la stessa figura professionale può esser spesso denominata attraverso job title diversi apparentemente diversi tra loro, oppure rendendo difficoltosa l’individuazione di titoli professionali profili professionali ibridi e non solo.
Dunque, stiamo parlando di un problema non da poco: abbiamo notato che spesso ci veniva chiesto “ma il mio lavoro come si chiama”? “Come cerco la mia posizione lavorativa”?
Era evidente come chi cercava lavoro per la prima volta, chi desiderava cambiare la propria professione o chi aveva bisogno di rivedere il proprio cv, non avesse idea di quale fosse il proprio job title.
In effetti neanche le aziende aiutano in questo senso, in quanto ogni realtà ha le proprie figure professionali, customizzate nel nome rispetto alla propria struttura organizzativa e al proprio business. Infatti, molte di queste coincidono per mansione e relative attività ad altre, e questo può portare ad ulteriori difficoltà nei processi di selezione.
Mettiamoci d’accordo
L’ideale è che ci sia una collaborazione tra chi cerca lavoro e chi lo offre, proprio a partire dal nome della posizione vacante. Tutto questo, come accennato, può trasformarsi in forti rallentamenti dei processi di selezione, rendendo davvero complicato il match tra domanda di lavoro ed offerta, ovvero tra aziende che cercano personale e candidati.
Sebbene il digital abbia fornito eccezionali strumenti per il recruiting come piattaforme e portali dedicati, e software gestionali come gli ATS (applicant tracking system), la questione job title rientra inevitabilmente tra le problematiche da risolvere.
Evoluzione e trasformazione delle job title
Tutti gli strumenti citati hanno un ruolo fondamentale nel recruiting, dove le keywords (parole chiave) indicizzano i profili dei candidati rispetto alla posizione aperta.
Ma è sempre vero che grazie agli ATS ecc…, si riesca a trovare corrispondenza tra i profili cercati e le candidature ricevute?
Secondo noi no, in quanto lato azienda, i nomi specifici delle posizioni spesso differiscono da quelli inseriti nei motori di ricerca dai candidati e viceversa.
Il motivo?
Nella forma, i job title anche per una figura professionale sono tanti, spesso in inglese e non traducibili in italiano, aspetto trattato anche da Wired in quest’articolo.
Nel contenuto le uniche differenze sono in realtà semplici sfumature relative ad attività e business di riferimento, senza dimenticare che altri job title sono del tutto cambiati nel tempo.
Vediamo alcuni esempi di job title divisi per macrocategorie: abbiamo raccolto alcune declinazioni per i settori del commercio, informatica, risorse umane, legale, finanza, marketing, comunicazione e servizi generali.
COMMERCIO E RETAIL:
- Key account, sales account, sales executive, sales manager (sono gli ex commerciali, responsabili commerciali o direttori delle vendite)
- Sales advisor (addetto vendita)
- Store Manager (direttore di punto vendita)
- Sales rapresentative (agente di commercio)
LEGALE:
- Lawyer (avvocato)
- Legal Consultant (consulente legale)
RISORSE UMANE:
- HR Generalist, HR Assistant, HR Talent Acquisition, HR Recruiter, HR Administrator (declinazioni dell’addetto risorse umane, dai più generici ai più specifici)
- HR Director o HR Manager (direttore risorse umane o responsabile del personale)
- HR Consultant (consulente servizi di risorse umane)
- HR Business Partner (Specialista in risorse umane dedicato ad un settore o reparto specifico all’interno dell’azienda)
FINANZA E MARKETING:
- CFO (Chief Financial Officer, ovvero il responsabile della gestione e della pianificazione generale delle attività finanziarie di un’azienda.
- CMO (Chief Marketing Officer, ovvero il responsabile dell’incremento delle vendite mediante attività promozionali)
- Marketing Specialist, Marketing analyst (addetti alle attività promozionali dei prodotti/servizi aziendali)
- Controller (ex contabile, ovvero il responsabile del controllo della gestione economica di un’azienda)
- Revenue Manager (si occupa della gestione dei ricavi che permette l’ottimizzazione delle entrate, attraverso la gestione delle leve di prezzo e di inventario)
- Risk Manager (è incaricato di prevedere e gestire i potenziali rischi economici, ambientali, ecc., connessi all’attività di un’azienda)
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI:
- Software engineer (ex programmatore)
- Software developer (sviluppatore software)
- Java developer
- System Analyst (si occupa di analizzare le necessità, la revisione e la valutazione dell’impatto del cambiamento in termini di soluzioni informatiche tenendo conto delle indicazioni sulla situazione, i problemi del business e le loro cause)
- Data Analyst (ha il compito di analizzare, aggregare i dati per creare nuovi modelli di business e generare vantaggio competitivo sul mercato)
COMUNICAZIONE e SERVIZI GENERALI:
- Help desk e Customer Service (servizio clienti)
- Graphic designer, social media manager, copywriter, videomaker (profili legati a comunicazione, grafica e gestione di profili social)
- Buyer (responsabile ufficio acquisti)
- Import/export (segreteria commerciale che svolge attività di acquisizione, vendita e distribuzione di beni o servizi).
Possibile soluzione
Insomma, è facile capire quanto sia difficoltoso trovare il nome perfettamente adatto a ciascun profilo professionale, se non in seguito a continue e costanti ricerche.
Come abbiamo dimostrato, i job title cambiano, si evolvono e si trasformano con grande velocità, perciò noi di Place&People Hub consigliamo a chiunque stia cercando lavoro, di capire quale sia la propria identità all’interno del mondo del lavoro rispetto al proprio percorso formativo e professionale.
È vero, non è assolutamente un processo rapido ed immediato, e infatti career-coaching e consulenze ad hoc sono utili per conoscere tramite specialisti del settore le evoluzioni del mondo del lavoro, i nomi dei diversi titoli professionali, e per definire una strategia di ricerca del lavoro chiara ed efficace.
Per concludere
Come dice il proverbio, senza dubbio “chi fa da sé fa per tre”, però è evidente come l’avvento del digital abbia avuto un duplice effetto: da un lato ha sicuramente generato confusione, ma dall’altro ha comunque dato vita e definito diverse professionalità, sempre più inquadrate e specializzate nel mare magnum del mondo del lavoro.
E voi, conoscete con esattezza il vostro Job Title?
Luca Giannuzzi
HR Recruiter Specialist