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Feedback negativo dopo un colloquio? Relax, take it easy!

Feedback negativo dopo un colloquio? Relax, take it easy!


Feedback negativo dopo un colloquio? Relax, take it easy!

È molto importante ricevere feedback a seguito di una selezione: oggi vi diciamo come un esito negativo può avere un risvolto positivo.

Partecipare ai processi di selezione

Partecipare a processi di selezione ci mette alla prova, che si tratti del semplice primo invio del cv, oppure dell’ultimo colloquio tecnico pre-inserimento.

Una selezione è di per sè una valutazione, pertanto lato candidato è lecito aspettarsi un esito/feedback.

In realtà, già quando eravamo studenti, non vedevamo l’ora di ricevere l’esito delle interrogazioni, dei compiti in classe e degli esami, in modo da capire quale fosse il nostro reale livello di preparazione.

Allo stesso modo, i processi di selezione misurano il nostro “livello professionale” e la relativa compatibilità con quanto il mercato del lavoro richiede.

Per capire come gestire il caso del feedback negativo, dobbiamo dare per acquisito che l’azienda per cui ci si propone abbia bene radicata al proprio interno la cultura del feedback, in modo che tutti i candidati ricevano, anche attraverso risposte automatiche, l’esito della selezione effettuata.

Come gestire un feedback negativo

È bene puntualizzare che in passato tutti i professionisti, anche i più affermati, sono stati dei candidati, e anche loro avranno ricevuto esiti negativi.

Dunque, come bisogna comportarsi in questo caso?

Sicuramente non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma è necessario provare ad andare oltre il momento di normale delusione e riflettere.

Infatti è possibile percorrere due strade, dove una consiste nel considerare solo il lato negativo senza reagire, e una seconda che può essere di supporto per porre le basi per rialzarci con più carica e determinazione.

Il consiglio principale è perciò quello di provare a metter da parte il momento negativo, e, a mente fredda e lucida, cercare di capire il motivo per cui non è andata come avremmo voluto.

I perché potrebbero essere davvero innumerevoli, e magari presenti tra questi:

  • Incompatibilità del profilo professionale rispetto alle caratteristiche elencate nell’annuncio di lavoro;
  • non aver trasmesso motivazione ed interesse durante la prima intervista telefonica;
  • non conoscenza dell’azienda per cui ci si è candidati e del suo business;
  • una lettura poco attenta dell’annuncio;
  • poca lucidità e motivazione mostrati durante il colloquio;
  • mancanza di esperienza nel sostenere i colloqui di lavoro;
  • incompatibilità con il contesto aziendale per cui si è proposti;
  • poca preparazione per il colloquio.

Questi sono alcuni degli aspetti che più condizionano i processi di selezione, anche spesso a scapito del bagaglio tecnico posseduto.

Conoscere e riconoscere che uno o più degli elementi elencati possano aver determinato l’esito negativo di un colloquio ci da una nuova dimensione da analizzare: ovviamente il candidato quasi mai può sapere l’effettivo motivo di esclusione, ma essere a conoscenza di quanto anche le soft skills (le nostre competenze trasversali) siano oggetto di valutazione, può essere un punto di partenza per migliorare la performance durante i futuri colloqui.

In conclusione, quanto detto ha spesso aiutato a  gestire il feedback negativo: è vero spesso è complicato, ma vedere il bicchiere mezzo pieno può darci la spinta giusta per provare a  realizzare i nostri obiettivi professionali!


Luca Giannuzzi

Jr HR Consultant

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